Il mondo del dressage ha vissuto – da sempre – di ere. C’è stato il tempo di Gigolo, il tempo di Bonfire, il tempo di Rembrandt… Grandissimi campioni… C’è stata l’era della Germania e poi quella dell’Olanda. A un certo punto però è successo qualche cosa.
È arrivata un’amazzone che per molti ha incarnato la figura di una moderna Cenerentola in rettangolo, una ragazza che da semplice riding groom inglese è diventata medaglia olimpica. Charlotte Dujardin. Che non aveva un cavallo bianco (o grigio) come vorrebbero le fiabe più classiche, bensì un baio. Grande, potente, capace di conquistare le platee: Valegro, Blueberry per gli amici di scuderia.
Oggi la storia di questo cavallo straordinario è passata al livello della leggenda perché ci ha lasciato.
E in un intreccio pazzesco del destino, non da solo. Valegro se ne è andato praticamente insieme a Uthophia, Uti, il campione che ha calcato le scene insieme a Carl Hester, il fautore del binomio Dujardin-Valegro.
Uthopia e Valegro, compagni di sport, di vita, di scuderia di successi incredibili per il dressage britannico. E ora compagni anche in quest’ultimo passaggio. Valegro se ne è andato oggi, Uthopia pochi giorni fa anche se la sua dipartita è stata comunicata dal cavaliere britannico solo oggi in concomitanza con quella dell’inseparabile compagno di scuderia.
A sentire tutto il peso dell’assenza di questi due straordinari cavalli rimangono i loro partner umani: Charlotte e Carl che hanno affidato ai social un tenero ricordo ai loro cavalli.
Scrive Hester:
Riposate in pace Blueberry e Uti, due dei più grandi cavalli della nostra generazione.
È con immensa tristezza che abbiamo detto addio a Valegro e Uthopia e, senza dubbio, questa è una perdita difficile da comprendere.
Cercare di scrivere un tributo per questi due cavalli è più difficile di quanto immaginassi. La scuderia non è più la stessa senza di loro. C’è un vuoto nell’aria.
Valegro e Uthopia hanno fatto molto più che vincere medaglie e scrivere la storia. Hanno regalato al nostro sport un’epoca d’oro. Entrambi hanno dimostrato che la grandezza può essere gentile, sensibile e armoniosa e hanno reso orgogliosa una nazione e ispirato tantissime persone.
Aver fatto parte del loro percorso rimarrà per sempre uno dei miei traguardi più importanti e tutto il team e io siamo profondamente grati per la gioia che hanno regalato a noi a casa, ma anche ai loro fan in tutto il mondo.
Le loro vite sono state parallele: hanno viaggiato fianco a fianco per partecipare alle competizioni, hanno vissuto in scuderie vicine, hanno pascolato negli stessi campi e si sono ritirati insieme. Il loro legame e la loro compagnia erano assoluti.
Con l’avanzare dell’età, anche i problemi di salute sono aumentati, quindi permettere loro di lasciare questo mondo insieme è stato l’ultimo atto di lealtà e dignità che ho sentito di poter offrire loro, onorando un legame che non si era mai spezzato in vita.
Lasciano un vuoto enorme, e la scuderia non sarà più come prima, esattamente come noi. Erano la nostra famiglia e li amerò e mi mancheranno per sempre. L’impatto che hanno avuto rimarrà, ma purtroppo non possiamo tenere i cavalli per sempre.
Possiamo solo portare con noi ciò che ci hanno lasciato dentro. E questi due ci hanno lasciato tantissimo.
Carl x
Anche Charlotte Dujardin ha postato un lunghissimo e toccante messaggio per il suo Valegro. Il cavallo che l’ha resa famosa e che le ha regalato la possibilità di comprendere cosa significhi essere scelti da un cavallo per un’intesa esclusiva.
Sei stato la mia costante, la mia roccia. Nei momenti più belli e in quelli più brutti, la tua presenza gentile, il tuo battito del tuo cuore, i momenti di silenzio che abbiamo condiviso sono stati tutto per me, il posto dove potevo sempre rifugiarmi. In quei momenti di quiete abbiamo avuto tante conversazioni senza parole; mi hai amato completamente, così come sono. Hai visto il mio cuore e io il tuo…
… Mi hai scelto. E io sono stata tua per sempre. Non so né perché, né come, ma ringrazio la mia buona stella che tu l’abbia fatto. La nostra storia è una storia che chiunque abbia mai amato un cavallo può capire: ben oltre le medaglie e il talento, la ragione per andare avanti, la ragione per cui ci alziamo la mattina e facciamo quello che facciamo è il semplice amore di un cavallo.
Sei stato, e sarai sempre, il mio unico su un milione. Per me è stato l’onore di una vita essere non solo la tua compagna di ballo, ma anche la tua migliore amica. La magia che abbiamo vissuto nessuno potrà portarcela via, e un giorno balleremo di nuovo insieme.
Vite parallele
Valegro e Charlotte Dujardin hanno vinto insieme tre medaglie d’oro olimpiche: quella a squadre e quella individuale nel 2012 a Londra e quella individuale nel 2016 a Rio, quando la squadra britannica conquistò l’argento. Hanno vinto l’oro mondiale individuale nel 2014, l’oro europeo nel 2013 e nel 2015 e due titoli consecutivi nella finale di Coppa del Mondo, battendo praticamente tutti i record di dressage esistenti.
Carl e Uthopia facevano parte della stessa squadra che ha vinto l’oro olimpico nel 2012. Hanno conquistato l’oro a squadre europeo e l’argento individuale nel 2011 e il bronzo a squadre nel 2013.
Kwpn baio, Valegro era nato nel 2002 da Negro (da Ferro) e Maifleur (per Gershwin). Sulle 67 gare in carriera, questo incredibile cavallo ne ha vinte 56 e l’incontro con la sua amazzone di sempre è avvenuto nelle scuderie del Glouchestershire di Hester che glie lo affidò per le prime fasi di lavoro come novice, con l’intenzione di riprenderlo in una fase più avanzata dell’addestramento.
Ma la sintonia che si creò tra i due fu subito binomio e così Hester e le co-proprietairie Roly Luard e Anne Barrott decisero che la carriera di Valegro sarebbe stata con Charlotte in sella. Una scelta azzeccatissima sulla quale nessuno ebbe mai a recriminare. Nella sua ultima performance, l’addio al suo pubblico nel 2016 a Olympia, Charlotte e Blueberry riproposero la Kür di Londra 2012 e fu un successo indimenticabile.
Anche Uthopia, stallone baio, era un Kwpn, un anno più vecchio di Valegro. Figlio di Metall (da Ferro) e Odelia (per Inspekteur) vanta 48 apparizioni in rettangoli internazionali per 22 vittorie. Al momento due suoi figli competono a livello internazionale: Jax Rnd e Unai, il primo per il Kwpn, il secondo per lo Studbook Hannoveraner. Di lui Hester diceva che era “safe enough for a grandmother to ride!”, tanto affidabile da poter essere montato da una nonna… Il cavallo più facile che il cavaliere britannico abbia mai montato a livello Grand Prix.























